20060831

Underworld

Sto leggendo Underworld di Don DeLillo, mi piace molto il suo modo di scrivere, la complessità della trama, la chiarezza delle frasi corte. Ogni tot pagine trovo una frase, un'immagine che rende grande Don. Eccone una, per esempio, dove si parla di effetti degli esperimenti nucleari nello Utah, per me ha una forza pari al cowboy di Kubrik a cavalcioni sulla bomba.

«- Dovettero organizzare blocchi stradali perchè la nube si dirigeva verso zone abitate. Neuroblastomi. Ustioni beta. Agnelli con due teste. Oppure intere greggi di pecore morte nei campi. Oppure ti svegli una mattina e cominciano a caderti i denti, senza dolore e senza emorragie.
Due o tre denti, diciamo. Espulsi delicatamente con appena un piccolissimo risucchio, disse Eric. E tu li avvolgi una garza fredda bagnata, salti in macchina e vai allo studio del dentista fiducioso che riuscirà a reimpiantarli perché si sa che i medici fanno cose stupefacenti con le parti del corpo recise. Oppure lui non li reimpianta, li manda ad un laboratorio del nuovo centro medico dove hanno attrezzature così avanzate che possono sapere di più sul tuo conto con una semplice occhiata di quello che potresti riuscire a sapere tu se vivessi mille anni.
Ma al primo semaforo rosso togli la garza dalla tasca e la apri per dare un'occhiata, disse Eric, e non trovi più nulla salvo un mucchietto di polvere perché i tuoi denti sono andati in briciole.
Queste struttutre dure, robuste e affidabili, fatte per mordere e per masticare, per lacerare la carne. Queste cose che durano un milione di anni nelle mascelle degli uomini preistorici, nei crani che estraiamo dagli scavi e studiamo. Ridotti in polvere dentro una tasca in sei merdosi minuti.»
da Don DeLillo, Underworld, Einaudi, 1997

20060802

Mont Dolent, arête Gallet



Questa bella cresta raggiunge la vetta di confine tra Italia, Francia e Svizzera. La cresta è tutta compresa sul versante svizzero ed è prevalentemente nevosa a parte una breve ma aereo tratto che si
raggiunge, di solito, alle prime luci dell'alba.
Bella cavalcata con tratti di ghiaccio ripido (50 gradi) da superare in piolet traction con due piccozze. Nella giornata della finale dei mondiali eravamo solo in 5 nel piccolo bivacco arancione alla partenza della via. Abbiamo infatti incontrato una simpatica coppia di ragazzi svizzeri, amanti dello sci alpinismo e del misto come noi e ci siamo tenuti compagnia per tutta la salita ed anche nella discesa lungo la via normale legandoci insieme alla medesima corda.
I 2200m di dislivello dalla vetta al parcheggio non sono dei più rilassanti ma parlando francese e ammirando i prati di rododendri siamo giunti all'auto alle 14.00 in tempo per vedere la partita a La Salle a casa di mamma e papà.

Panorama su Matterhorn e Obergabelhorn


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Originally uploaded by Ai@ce.
visti dalla cresta S dello Zinalrothorn, salito domenica 30 luglio in una bella giornata estiva. Partiti alle 4.00 dal rifugio arriviamo in cima alle 9.40 con un po' di ritardo sulla tabella di marcia a causa delle guide che trascinano i clienti sulla via senza molto rispetto per gli altri alpinisti. Abbiamo tirato in alternata ed Astrid si è difesa bene anche se si fa prendere dall'emozione ed allora sbaglia a mettere i rinvii, si incasina nelle doppie con l'orientamento della piastrina, insomma perde un po' di tempo. Comunque arrampicare a 4000m è sempre un bella emozione, con questo panaorama poi... Ho anche scattato un paio di foto in cui ho evidenziato nomi e quote delle vette, molte le ho salite ma altre aspettano ancora.
Lunghissima la discesa su Zermatt, 2800 metri di dislivello coperti in quasi 10 ore a causa del male ai piedi di Astrid. Siamo arrivati al paese alle 21.20, col taxi fino a Täsch alle 22.00. Poi una pizza nello sfigato hotel (la cucina aveva appena chiuso, comunque con la fame che avevo era un'ottima pizza). Poi rientro a Milano nella notte, arriviamo alle 2.20 dopo che mi sono fermato a dormire in una piazzola al Sempione per 40 minuti perchè crollavo. Abbiamo visto un cerbiatto sul bordo della strada ed ho, per fortuna, mancato di investire un tasso che stava attraversando proprio al mio passaggio.
Bilancio ottimo del WE che era partito male con un po' di mal di stomaco e poca voglia di alte vette. Il bilancio comprende lo Zinalrothorn, un paio di occhiali trovati nei bagni della stazione di Zermatt, una fettuccia in dyneema, una crema piz buin trovata al punto di sosta sulla cresta e pure una picozza da escursionismo Charlet Moser, trovata nel canale: ha la testa un po' arruginita ma penso sarà uno splendido dono per papà che ha ancora quella vecchia di legno e me ne chiede sempre una in prestito.