20060831

Underworld

Sto leggendo Underworld di Don DeLillo, mi piace molto il suo modo di scrivere, la complessità della trama, la chiarezza delle frasi corte. Ogni tot pagine trovo una frase, un'immagine che rende grande Don. Eccone una, per esempio, dove si parla di effetti degli esperimenti nucleari nello Utah, per me ha una forza pari al cowboy di Kubrik a cavalcioni sulla bomba.

«- Dovettero organizzare blocchi stradali perchè la nube si dirigeva verso zone abitate. Neuroblastomi. Ustioni beta. Agnelli con due teste. Oppure intere greggi di pecore morte nei campi. Oppure ti svegli una mattina e cominciano a caderti i denti, senza dolore e senza emorragie.
Due o tre denti, diciamo. Espulsi delicatamente con appena un piccolissimo risucchio, disse Eric. E tu li avvolgi una garza fredda bagnata, salti in macchina e vai allo studio del dentista fiducioso che riuscirà a reimpiantarli perché si sa che i medici fanno cose stupefacenti con le parti del corpo recise. Oppure lui non li reimpianta, li manda ad un laboratorio del nuovo centro medico dove hanno attrezzature così avanzate che possono sapere di più sul tuo conto con una semplice occhiata di quello che potresti riuscire a sapere tu se vivessi mille anni.
Ma al primo semaforo rosso togli la garza dalla tasca e la apri per dare un'occhiata, disse Eric, e non trovi più nulla salvo un mucchietto di polvere perché i tuoi denti sono andati in briciole.
Queste struttutre dure, robuste e affidabili, fatte per mordere e per masticare, per lacerare la carne. Queste cose che durano un milione di anni nelle mascelle degli uomini preistorici, nei crani che estraiamo dagli scavi e studiamo. Ridotti in polvere dentro una tasca in sei merdosi minuti.»
da Don DeLillo, Underworld, Einaudi, 1997

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