20080717

La Sentenza di Bolzaneto
Domenica 22 luglio 2001 tornavo da una gita nel basso Ticino percorrendo la statale "Regina" sul ramo occidentale del lago di Como. Avevamo la mitica Skoda Fabia rosso fuoco, che tutti gli amici ancora ricordano. Come al solito ascoltavamo RAI radio 3 e c'era la terribile descrizione dei fatti della Diaz. Ad un certo punto il segnale scomparve (al solito la copertura di RAI 3 fa schifo) e girammo su radio popolare, le descrizioni erano ancora più strazianti.
Ero preoccupato per gli amici andati a Genova con tanto di figli negli zaini o per mano, mi avevano invitato ma all'epoca ancora pensavo che i G8 servissero a qualcosa. Adesso sono più realista.
Lo schiaffo alla democrazia dato dalle forze dell'ordine allora mi ha colpito, duramente. Se prima un poliziotto o un carabiniere erano persone cui potevo pensare di chiedere un'indicazione o un aiuto adesso sono solo pezzi di stato da evitare il più possibile. Il potere che hanno unito alla carenza di materia grigia ne fanno uno strumento di offesa per i cittadini e non di difesa. Mi spiace ma la sentenza mite di questi giorni ha ulteriormente rafforzato le convinzioni. Lo stato non si è dimostrato all'altezza (e quando mai negli ultimi anni) di riscattare un'immagine di violenza gratuita. D'ora in poi di fronte ad un poliziotto incazzato saprò di avere un po' meno diritti di lui, ne avrò paura e il mio rispetto sarà tale solo per il timore che ne ho ma non per la sua autorità morale ed effettiva.
Alla fine anche sul piano internazionale le ripercussioni non sono positive, in prima pagina del Guardian si dice:
«Most of the several hundred law officers involved in Diaz and Bolzaneto have escaped without any discipline or criminal charge. None has been suspended; some have been promoted. None of the officers who were tried over Bolzaneto has been charged with torture - Italian law does not recognise the offence. Some senior officers who were originally going to be charged over the Diaz raid escaped trial because Zucca was simply unable to prove that a chain of command existed. Even now, the trial of the 28 officers who have been charged is in jeopardy because the prime minister, Silvio Berlusconi, is pushing through legislation to delay all trials dealing with events that occurred before June 2002».

e ancora:
«Fifty-two days after the attack on the Diaz school, 19 men used planes full of passengers as flying bombs and shifted the bedrock of assumptions on which western democracies had based their business. Since then, politicians who would never describe themselves as fascists have allowed the mass tapping of telephones and monitoring of emails, detention without trial, systematic torture, the calibrated drowning of detainees, unlimited house arrest and the targeted killing of suspects, while the procedure of extradition has been replaced by 'extraordinary rendition'. This isn't fascism with jack-booted dictators with foam on their lips. It's the pragmatism of nicely turned-out politicians. But the result looks very similar. Genoa tells us that when the state feels threatened, the rule of law can be suspended. Anywhere».

Uno schiaffo alla mia coscienza di cittadino italiano, sempre più convinto di essere privato a poco a poco dei miei diritti.