20131006

Zio Franco

Zio Franco


Hai avuto un soprassalto quando hai veduto questo video. Si sembra proprio zio Franco, il magazziniere fiat, marito della zia materna, zia Luisa. Era un tipo diverso dagli altri membri della famiglia materna, si capiva che era "acquisito". Infatti era fin troppo credente, molto legato a quell'ambiente di chiesa che, invece, gli altri osteggiavano un poco se non criticavano apertamente.
Ma zio Franco te lo ricordi così, seduto sulla panca a suonare l'organo della chiesa di Bussoleno, oppure quello di casa dove si esercitava, con le cuffie sulla testa per non disturbare i vicini. Oppure ai fornelli, aveva una vera passione per la cucina e per il buon cibo in generale. Certo non era l'esperto di vini e ristoranti che penseresti essere oggi un buongustaio, tuttavia gli piaceva davvero cucinare e avere commensali che apprezzassero la sua arte.
Ricordi pranzi di Natale, in quel di Bussoleno, in cui lui si esprimeva in grandiosi fritti misti alla piemontese o in pasta al forno in numerose teglie. La moglie lo aiutava, di solito preparando gli antipasti. Oltre alla passione per la cucina e la musica (ecclesiastica e da organo in particolare) lo zio Franco aveva l'hobby della pesca subacquea che esercitava in vacanza a Bordighera, durante le settimane di ferie estive. Ricordo che sfogliavo affascinato la sua collezione di libri sui pesci fantasticando di incontrare, una volta, degli squali o delle testuggini.
I ricordi di zio Franco sono legati ai momenti in cui andavi a trovare lui e zia Luisa, a Torino nella casa della Crocetta oppure a Bussoleno dove abitavano al pianterreno della casa avita di famiglia. Ricordi che la televisione era sempre accesa, anche durante il pranzo, Rai1, ovviamente. E poi lo zio andava spesso a suonare in chiesa, a provare i pezzi per la messa. Aveva le chiavi, zio Franco, e qualche volta sei andato anche tu con lui, lassù di fianco all'organo da dove si vedeva tutta la chiesa dall'alto. Lo zio suonava dandoci dentro con tutto il corpo usava anche i piedi e ogni volta ti stupivi di come fosse abile con quelle gambette e quelle scarpe di cuoio nero a suonare i vari grandi tasti della pedaliera.
Lo zio, conosceva una quantità di preti e di organi in giro per il Piemonte, una volta ci eri andato con lui a suonare organi antichi in giro per le chiese del torinese. Ricordi la nebbia e l'umido, queste chiese grandi e vuote con il solo lumicino per l'organista. I preti erano sussiegosi contenti di essere imboniti dall'organista sulle grandi qualità dei loro strumenti.
Sul cibo ricordi anche il gelato, fatto con la panna montata, i bianchi montati a neve e le albicocche, oppure le bugie di carnevale.
Lo zio è morto nel sonno, accanto alla moglie 8 anni fa, poco prima di Natale. Zia è mancata l'altro ieri, è stata sepolta oggi accanto al marito. a Bussoleno.

Musica: J.S. Bach Trio Sonatas for organ BWV 525-530,
Nel piatto: Fritto misto alla piemontese (con creste e bargigli, semolino dolce, cervella e mele )

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