20121028

Die Taufe von Clara Magdalena Barbara

Neve, vento e gelo questo è quello che hai trovato al di là delle Alpi in un week end che sarebbe stato meglio dedicare ai lavoretti di casa e al riposo. Invece ti sei sparato 1000km in auto per andare al battesimo della figlia dei cugini tedeschi della tua compagna. OK, doveri famigliari, in quanto gli stessi avevano appena perso anche la neo nonna per un cancro (direi voluto, dato che fumava come una ciminiera e beveva in modo altrettanto smodato: ciascuno è, in qualche misura, artefice del suo destino).
Arrivato passando dal San Bernardino e il Bodensee nel cuore della Baviera, in un paesino vicino Füssen. Nevicava e il freddo gelava le mani e le orecchie. La cerimonia è stata un piccolo esempio di antropologia culturale, per te che di battesimi ne hai visti pochi già in Italia, figuriamoci in Germania.
Il prete, un giovane uomo, sarà pesato non meno di 120kg, sembrava uscito dalle scene di un film, le due chierichette erano una bassa e tozza l'altra alta e magra, insomma, sembrava di stare in cartone animato. Prima di entrare in chiesa, nel nartece, la piccola è stata segnata con la croce in modo da darle la possibilità di accedere al sacro luogo.
Chiesa cattolica di Baviera, ovvero, dietro la porta dal nartece si sono aperte tre imponenti navate, con affreschi e particolari dorati. Il piccolo gruppo si è sistemato negli scranni di legno antico e scolpito che sono nel presbiterio intorno all'altare principale. 
Canzoni scout tedesche, un brano dal vangelo di Marco e una benedizione fatta solo con le dita bagnate di acqua santa e niente brocca come usa in Italia: la piccola non si è nemmeno svegliata: battezzata in totale incoscienza.
Rinfresco con torte ipercaloriche in una Volkhaus vicino, con la neve che si accumulava fuori e i pettirossi che cominciavano a cercare cibo spaesati. 
La sera a nanna sotto il piumone pensando ai prati lasciati verdi dietro le Alpi mentre la Baviera era tutta imbiancata.

Musica: Joahannes Sebastian Bach, Weinachtsoratorium BWV248
Nel piatto: Nuss-Kaffee-Kuchen

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20121026

Non è tutto oro quello che luccica

Hai incontrato tuo cugino. Ha dieci anni meno di te e vive a Dubai da alcuni anni con la compagna tedesca. Fa il banchiere in una piccola banca a capitale arabo-palestinese. Si occupa di islamic finance, ovvero di finanza conforme alle regole del corano che non permettono il prestito di denaro. Quindi niente mutui ma cessioni di commodities o asset in cambio di finanziamenti a rate o cedole. Interessante ma un po' contorto per i tuoi gusti.
Una società fatta di ricchissimi, di una borghesia colta di solito composta da caucasici europei o americani, anche qualche indiano o pakistano con laurea in università europea, e da una moltitudine di altre etnie che si occupano di mansioni di basso livello.
Al mercato non esistono prodotti freschi, tutto è importato per via aerea o, al massimo, per nave. Dato che la compagna ha un buon lavoro in Daimler si possono permettere due auto, una aziendale, di lei, più una privata, una Mercedes, che rivendono prima che si svaluti rispetto al prezzo, scontato per i dipendenti, cui l'hanno acquistata.
Fin qui tutto bene. Poi si scopre che il clima è bello solo in alcune stagioni, poi il caldo diventa insopportabile, che hanno amici solo nella comunità di stranieri, che se avessero dei figli sorgerebbero dei dubbi sul paese e sul modello di vita attuale. Lui fa il banchiere, ma la piccola banca in cui opera stava per essere chiusa ed ha cambiato "capo" in media una volta ogni sei mesi. E' stato anche licenziato e poi subito riassunto due settimane dopo.
Ecco, la tua percezione era diversa, pensavi guadagnasse molto e molto mettesse da parte: invece scopri che non è poi tanto così; anzi, i vantaggi sono che la città è più facile da vivere di una metropoli europea, sei più considerato perché l'arabo medio è una persona che poco si sbatte e culturalmente è poco interessata a ciò che accade intorno. Scopri che merita vivere a Dubai perché si lavora meno che in una posizione analoga in EU, si guadagna di più e ci si possono permettere dei lussi che qui non sarebbero permessi.
Non è tutto oro quello che luccica.

Musica: Phèdre - Love Ablaze
Nel piatto: datteri secchi ma col cuore morbido

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20121023

hope and faith

Just coming out from a 50' job interview with Dupont. First I've been found by a headhunter in London through my LinkedIN profile, then, after few telephone calls with him (nice and proactive guy) I had my CV sent to Dupont personell department.
The DSS division counts 170 permanent employees and about 180 freelance consultants assigned to different projects in EMEA countries as well Africa and GCC. First business is safety, but environment, energy efficiency and sustainability are growing faster . The business model is that the company runs the area manager, the project manager as well administration and training, then there is a pool of expert that can play the project as a flexible team. They are being sent to the project partner and final clients to do specific tasks and works, each carrying his expertise and professional skills. All stuff are under the umbrella of the company, speaking about personal duties and insurance coverage. The only, small, disadvantage is being a freelance. It means that they might need you three months a year, instead full time. By the time being I don't care about this disadvantage, I wish to take up whatever it comes, then we will see. Big company with international links and project, something culturally far from the beggars of this country, is challenging and motivating.
Headquarters are in Genève, that could be a nice thing, 3h train from here, among mountains and international city. I'm looking forward to being shortlisted for the second interviews' tournament.

Music: OVERWERK - "Daybreak"
Dish: alici marinate

20121019

tre pranzi

Tre pranzi, tre incontri, tre abiti diversi.
Un prato verde come gli occhi, 
grandi, espressivi e sorridenti.
Un prato primaverile, da sdraiarcisi dentro, 
annusare il profumo dell'erba, dei fiori;
guardare le nuvole, fantasticarne le forme.
Pensi che è bellissimo:
non c'è inverno per questo prato, 
non ingiallirà.


Musica: Keith Jarrett, The Köln Concert
Nel piatto: frittelle di mele

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20121017

a pranzo con quattro donne


Piccolo esperimento antropologico oggi.
Durante un audit ad un hotel son rimasto diverso tempo con quattro donne, erano tutte lì per motivi di lavoro, come me, del resto.
Seduti a tavola in 3 minuti si sono dette le rispettive età

  • le 40enni erano invidiose delle 30enni;
  • le 30enni erano un po' invidiose delle 40enni che avevano fatto carriera;
  • le 30enni erano appena sposate o in procinto di sporsi ed avevano una fede incrollabile nel matrimonio
  • le 40enni molto meno, benché Marta abbia due figli e sia sposata da quando aveva 30 anni, mentre Dolores non sia sposata e guardasse stralunata queste ragazze

Per quello che ho potuto capire io,  tra i 30 e i 45 le donne cambiano opinione; non si fanno problemi a parlare di sé tra loro. E' un po come se unite fossero più solidali, cosa che non avviene mai tra uomini
Un uomo nn parlerebbe mai del suo matrimonio con altri; loro, invece, non si facevano problemi, senza mai denigrare il marito, ovvio.
Per il pasto tutte a decidere il menù, niente alcol, niente vino, acqua naturale, ma tutte un dolcetto, magari mezza porzione.
Pranzo gradevole, ovviamente ho detto poco per non rivelare la mia totale impreparazione di fronte alla situazione.

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20121016

solounostronzo

perché non capisci mai quando è il momento di fermarsi e non ti fermi, creando casini. Non è deliberato, solo non riesci a capire quando è troppo. Finisci per ferire le persone vicine e che ti vogliono bene. Finisce che fai del male e cambi le persone intorno. Cambieranno gli atteggiamenti nei tuoi confronti, saranno diversi, probabilmente un po' peggio di prima.
E tu non sai da dove cominciare per recuperare. Ti senti solounostronzo.

20121010

Pratoverde

quello che ti ha colpito è stata la sua voce: fresca, leale. Come sciacquarsi il viso in un ruscello in montagna: ti rigenera, ti vien voglia di sorridere mentre guardi il tuo muso specchiato nell'acqua.
Magari era in imbarazzo, certamente meno di te, con il lavoro che fa incontra sempre un sacco di persone, Pratoverde.
Poi vengono i pensieri, perché lo fa, perché tu, ci sono secondi fini? 
Poi capisci, non bisogna metterla nei termini dei secondi fini, dei giochetti. Prendi le cose come vengono, godi per quello che sono, vivi i momenti.

musica: L W Beethoven, Piano Sonata n.10 in G, Op. 14 n.2 (Pianista, Claudio Arrau)

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